
Il Festival di Sanremo 1959, giunto alla sua nona edizione, si svolse dal 29 al 31 gennaio nel Salone delle Feste del Casinò di Sanremo. L’evento fu trasmesso in contemporanea su radio e televisione a partire dalle ore 22 e vide alla conduzione Enzo Tortora, affiancato da Adriana Serra, nota annunciatrice Rai dell’epoca. Durante il Festival, Tortora annunciò pubblicamente la separazione dalla moglie Lina Reillo.
Per il secondo anno consecutivo, a trionfare fu la coppia Domenico Modugno – Johnny Dorelli con la canzone “Piove (ciao ciao bambina)”, brano che divenne un successo mondiale. Alcuni critici dell’epoca sostennero che il testo contenesse velati riferimenti alla Legge Merlin, entrata in vigore nel 1958 e responsabile della chiusura delle case di tolleranza in Italia.
Uno degli episodi più controversi del Festival fu l’esibizione di Jula de Palma con la canzone “Tua“. Il suo abito attillato e l’interpretazione particolarmente sensuale scatenarono l’indignazione di alcuni funzionari Rai, che la ritennero eccessivamente provocante. L’episodio generò un’ondata di polemiche, con più di 5000 lettere di protesta e addirittura aggressioni nei confronti della cantante. Nonostante l’ottima accoglienza della giuria, che la classificò quarta, il brano venne censurato e bandito dalle trasmissioni radiofoniche. Tuttavia, Jula de Palma tornò a Sanremo nel 1960 e 1961 senza più problemi, segno che lo scandalo si era ormai spento.
Il regolamento prevedeva che ogni sera venissero presentate dieci canzoni. Le votazioni avvenivano al termine delle prime due serate, e solo le cinque più votate passavano alla finale della terza serata. I giurati erano 205, selezionati tra il pubblico in sala (95) e gli abbonati delle undici maggiori testate giornalistiche (110). Ogni brano veniva eseguito da due interpreti differenti nella stessa serata.
L’accompagnamento musicale fu affidato ai maestri Gianni Ferrio e William Galassini, che diressero l’orchestra durante tutte le serate.
Il Festival di Sanremo 1959 fu caratterizzato dal trionfo di Domenico Modugno e Johnny Dorelli, dallo scandalo legato a Jula de Palma e da alcune esclusioni eccellenti, come quelle di Flo Sandon’s e Carla Boni, a causa di una nuova clausola del regolamento che vietava la partecipazione di artisti legati da vincoli di parentela o matrimonio. La manifestazione segnò un altro passo avanti nella storia della canzone italiana, lasciando un’impronta indelebile nella memoria collettiva del Paese.
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