
Il Festival di Sanremo 1980 si svolse dal 7 al 9 febbraio al teatro Ariston di Sanremo, segnando il trentesimo anniversario della storica manifestazione canora. La conduzione fu affidata a Claudio Cecchetto, affiancato da Roberto Benigni e Olimpia Carlisi. L’organizzazione e la direzione artistica furono curate, come nell’edizione precedente, da Gianni Ravera e dalla sua Publispei.
Questa edizione segnò un parziale ritorno della Rai nell’investimento sul festival, dopo anni di scarso interesse. Tuttavia, le canzoni in gara furono giudicate banali e prevedibili, tanto che gli addetti ai lavori riuscirono a prevedere con largo anticipo i vincitori.
Gianni Morandi – Mariù
La Bottega dell’Arte – Più di una canzone
Sally Oldfield – I Sing for You
Stefano Rosso – L’italiano
Leroy Gomez – Tu mi manchi dentro
Paolo Riviera – Cavallo bianco
Bobby Solo – Gelosia
Dionne Warwick, Suzi Quatro, Sheila & B. Devotion, Sylvester, Billy Preston & Syreeta, Status Quo, Pippo Franco, David Zed, Roberto Benigni, Giulio Cappelli.
Viene premiata solo la canzone classificata al primo posto, le restanti canzoni finaliste sono dichiarate seconde a pari merito. La seconda e terza posizione sono rese note l’indomani dal rotocalco “Sorrisi e Canzoni TV”.
Il vincitore e i protagonisti della gara
A trionfare fu Toto Cutugno con il brano “Solo noi“, inaugurando una serie di ottimi piazzamenti che lo avrebbero visto arrivare sei volte secondo e una volta terzo nelle successive edizioni.
Tra i giovani artisti si misero in luce il gruppo (Milanese) Decibel capitanato dal ventiduenne Enrico Ruggeri, cantautore emergente, lasciò il segno con il brano “Contessa“. Secondo alcune voci, la canzone sarebbe stata dedicata a Renato Zero, con il quale la band ebbe una disputa editoriale.
L’edizione 1980 del Festival di Sanremo fu caratterizzata da episodi che fecero scalpore. Roberto Benigni, co-conduttore, suscitò polemiche per alcune affermazioni provocatorie: chiamò Giovanni Paolo II “Woitilaccione” e definì Francesco Cossiga “Cossigaccio”. Inoltre, destò clamore il bacio di 30 secondi tra Benigni e Olimpia Carlisi, all’epoca sua compagna.
Problemi con la censura li ebbe anche Francesco Magni, in gara con il brano Voglio l’erba voglio. L’organizzazione gli impose di modificare il verso “chi si tira una pera solamente il dì di festa”, ritenuto un riferimento alla droga, che divenne “chi fa il gallo solamente il dì di festa”. La versione originale rimase disponibile solo nella registrazione da studio.
La Rai trasmise in diretta solo la serata finale, mentre per le prime due serate venne mandata in onda una sintesi di 25 minuti, limitata ai brani qualificati. La serata di giovedì fu trasmessa alle 22, quella di venerdì alle 23, mentre tutte e tre le serate furono diffuse integralmente via radio.
Il successo discografico arrise ai primi tre classificati e a Bobby Solo, che ottenne ottimi piazzamenti nella Hit Parade. Da segnalare la partecipazione della cantante britannica Sally Oldfield, sorella maggiore del celebre Mike Oldfield, che portò in gara il brano I Sing for You, composto da Alberto Salerno e Maurizio Fabrizio.
Il Festival di Sanremo 1980 fu un’edizione caratterizzata da un ritorno parziale della Rai, ma anche da polemiche, provocazioni e censure. Toto Cutugno si impose con “Solo noi“, mentre il palco dell’Ariston vide il debutto di artisti destinati a una lunga carriera, come Enrico Ruggeri e i suoi Decibel.
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