
Il Festival di Sanremo 1991, giunto alla sua 41ª edizione, si svolse dal 27 febbraio al 2 marzo 1991 presso il Teatro Ariston di Sanremo, che tornava a ospitare la manifestazione dopo un anno di lavori di restauro e ampliamento. La conduzione fu affidata ad Andrea Occhipinti ed Edwige Fenech.
Questa edizione introdusse un’importante innovazione nel sistema di votazione: la giuria demoscopica, gestita dalla società Doxa, che selezionò un campione rappresentativo del pubblico per determinare i risultati della competizione. I collegamenti esterni con la Doxa furono curati da Maria Pia Biscotti.
Inoltre, come nelle edizioni precedenti, ogni artista in gara è affiancato da un interprete internazionale, anche se pochi di questi incisero effettivamente il brano in gara. Tra gli abbinamenti più significativi:
Il Festival di Sanremo 1991 vide la vittoria di Riccardo Cocciante nella sezione Campioni con il brano “Se stiamo insieme“. Per la sezione Novità, il premio andò a Paolo Vallesi con “Le persone inutili“.
Un brano che, nonostante il tredicesimo posto in classifica, ottenne un grande successo commerciale fu “Siamo donne” di Sabrina Salerno e Jo Squillo, diventando un vero e proprio tormentone musicale e mantenendo la sua popolarità negli anni successivi.
Premio della Critica sezione Campioni: Enzo Jannacci con “La fotografia”
Premio della Critica sezione novità: Timoria con “L’uomo che ride” Non classificati.
Uno degli episodi più curiosi dell’edizione fu la cacciata di Rod Stewart dal Festival. L’artista scozzese si rifiutò di eseguire due brani, come richiesto dall’organizzazione, insistendo per cantarne solo uno. Di fronte al rifiuto della direzione artistica di accogliere la sua richiesta, fu escluso dall’evento.
L’edizione 1991 si distinse anche per l’attenzione all’aspetto visivo. La scenografia fu curata da Uberto Bertacca, mentre le coreografie furono realizzate da Franco Miseria, con protagonisti di prestigio come Julio Bocca e Daniel Ezralow. La regia fu affidata a Luigi Martelli.
Il Festival di Sanremo 1991 si aggiudicò anche un prestigioso Telegatto come miglior trasmissione musicale, confermando il suo impatto culturale e mediatico.
Con la sua nuova giuria demoscopica, le esibizioni internazionali e il ritorno all’Ariston, segnò un momento di svolta nella storia della kermesse canora più famosa d’Italia.
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