Il Festival di Sanremo 1992: un’edizione tra polemiche e successi

Home / FESTIVAL DI SANREMO, Festival di Sanremo - Anni 90, LA STORIA DEL FESTIVAL Il Festival di Sanremo 1992: un’edizione tra polemiche e successi

Il Festival di Sanremo 1992 si svolse dal 26 al 29 febbraio al Teatro Ariston, con la conduzione di Pippo Baudo, che lo presentò dopo il rifiuto di Renzo Arbore. Questo segnò l’inizio di un ciclo di cinque edizioni consecutive che Baudo avrebbe condotto fino al 1996, diventando anche direttore artistico dal 1994 al 1996.

La conduzione e le vallette

Baudo fu affiancato da Alba Parietti, Brigitte Nielsen e Milly Carlucci, che parteciparono come vallette, ciascuna in una diversa serata, per poi unirsi nella serata finale. Questa formula di presentazione, con la presenza di tre vallette, divenne un tratto distintivo di quella edizione.

Le novità del Festival

Una delle principali novità del Festival di Sanremo 1992 fu l’introduzione delle eliminazioni tra i campioni durante ogni serata, una formula che riscosse un grande successo tra il pubblico, ma che non fu apprezzata dai discografici.

L’esclusione di Jo Squillo

Inoltre, la canzone “Me gusta il movimento” di Jo Squillo fu esclusa dalla gara poiché già edita e sostituita da “La mia preghiera” di Pupo (Enzo Ghinazzi), che non riuscì a raggiungere la finale.

Polemiche e scandali

Durante la prima serata, Mario Appignani, noto disturbatore seriale, irruppe sul palco gridando questo Festival è truccato e lo vince Fausto Leali!. L’incursione, che causò scalpore, fu fermata dal personale. Nonostante le affermazioni di Appignani, il Festival la vinto Luca Barbarossa con “Portami a ballare“, mentre Fausto Leali si è classificato nono.

Pupo, che accusò il Festival di Sanremo 1984 di essere truccato attraverso l’acquisto di schedine del Totip per influenzare i risultati.

Classifica Campioni

1º – Luca BarbarossaPortami a ballare
2º – Mia MartiniGli uomini non cambiano
3º – Paolo VallesiLa forza della vita
4º – Pierangelo BertoliItalia d’oro
5º – Massimo RanieriTi penso
6º – Matia BazarPiccoli giganti
7º – Franco Fasano e Flavia FortunatoPer niente al mondo
8º – Tazenda Pitzinnos in sa gherra
9º – Fausto LealiPerché
10º – Riccardo Fogli In una notte così
11º – Michele ZarrilloStrade di Roma
12º – Mariella NavaMendicante
13º – Drupi Un uomo in più
14º – Peppino di Capri e Pietra MontecorvinoFavola blues
15º – New TrollsQuelli come noi

Sezione Novità

1º – Aleandro Baldi e Francesca AlottaNon amarmi
2º – Irene Fargo Come una Turandot
3º – Alessandro Bono e Andrea Mingardi Con un amico vicino
4º – Lorenzo ZecchinoChe ne sai della notte
5º – Patrizia BulgariAmica di scuola
6º – Alessandro CaninoBrutta
7º – Rita Forte Non è colpa di nessuno
8º – Massimo ModugnoUomo allo specchio
9º – Statuto – Abbiamo vinto il Festival di Sanremo

Non mancarono anche polemiche, come quella relativa all’accusa di plagio per il brano di Aleandro Baldi, poi ritenuta infondata dalla Pretura di Firenze.

Tra i debuttanti più attesi c’era Massimo Modugno, figlio del celebre Domenico, che partecipò con grande entusiasmo.

Premi

Premio della Critica sezione Campioni: Nuona Compagnia di Canto Popolare con “Pè dispietto”

Premio della Critica sezione Novità: Aeroplanitaliani con “Zitti zitti (il silenzio e d’oro)”Non classificati.

I superospiti internazionali

Questa edizione del Festival non fu solo una vetrina per i talenti italiani, ma anche un’occasione per vedere sul palco del Teatro Ariston alcuni tra i più grandi artisti internazionali. Tra i superospiti stranieri, si ricordano le esibizioni di Natalie Cole e Annie Lennox, che arricchirono ulteriormente la manifestazione.

Le polemiche fuori dal palco

Prima dell’inizio del Festival, la magistratura inviò un avviso di garanzia al direttore artistico Adriano Aragozzini per presunti episodi di corruzione legati ai Festival di Sanremo 1989 e 1990. Tuttavia, questo aspetto non ebbe grande impatto sulla riuscita della manifestazione, che rimase comunque un evento di grande successo.

Un’edizione ricca di polemiche

Il Festival di Sanremo 1992 è ricordato come un’edizione ricca di polemiche, ma anche di grandi momenti musicali e teatrali. Nonostante le controversie, il Festival consolidò il suo ruolo di palcoscenico per la musica italiana e internazionale, confermando il suo fascino come evento televisivo e culturale.

Il DopoFestival

Il DopoFestival fu condotto da Sandro Ciotti con Vincenzo Mollica, Luciano De Crescenzo, Gianni Ippoliti e la supervisione di Pippo Baudo. Le testate giornalistiche coinvolte erano 24, come le canzoni in gara, ma alcuni giornalisti, contrariati, chiesero un sorteggio.


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