
La notizia è che non c’è notizia. Sì, perché il Festival di Sanremo non poteva andare da nessuna parte. È sempre stato e continuerà a essere legato alla sua città, che ne detiene i marchi ufficiali: “Festival della Canzone Italiana” e “Festival di Sanremo”.
L’obbligo del bando nasce da una sentenza del TAR Liguria, che ha imposto al Comune di Sanremo di avviare una procedura pubblica per l’affidamento dell’organizzazione, e non più affidamenti diretti con la Rai.
Tutto qui. Nessuna rivoluzione.
Il Comune ha quindi pubblicato oggi l’avviso di manifestazione di interesse per individuare il partner che curerà organizzazione e trasmissione in chiaro del Festival per le prossime tre edizioni, con eventuale proroga di due anni.
Potranno partecipare solo emittenti nazionali in chiaro con canale generalista, in grado di dimostrare esperienza nell’organizzazione di eventi di rilievo.
Mediaset si era tirata fuori dai giochi stando alle notizie che si sono diffuse in sala stampa durante l’ultimo festival di Sanremo. Le ipotesi più concrete? Rai o Warner Bros. Discovery (Nove).
Chi si aggiudicherà il bando dovrà:
La procedura si svolgerà in due fasi:
Il sindaco Alessandro Mager ha dichiarato che «per la prima volta si rispetta il principio di concorrenza».
Ma a ben vedere, il Festival non si è mai mosso da Sanremo, e mai avrebbe potuto, tutto il resto sono “parole parole” come il famoso successo di Mina.
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Sono d’accordo il comune deve vedere l’interesse migliore che può avere la città è l’evento