
Il 13 aprile 1982 segna una tappa fondamentale nella carriera di Vasco Rossi: l’uscita del suo quinto album in studio, “Vado al massimo“, che coincide con la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo. Questo evento rappresenta un punto di svolta per l’artista, proiettandolo verso una notorietà nazionale e consolidando il suo stile provocatorio e anticonformista.
Pubblicato da Carosello Records, “Vado al massimo” contiene nove brani che mescolano rock e pop, caratterizzati da testi ironici e taglienti. Il disco rimase in classifica per sedici settimane e ottenne il disco di platino, vendendo oltre 200.000 copie in Italia .
La partecipazione di Vasco al Festival di Sanremo con la title track “Vado al massimo” fu memorabile. La sua esibizione, considerata fuori dagli schemi tradizionali del festival, culminò con un gesto inaspettato: alla fine della performance, Vasco mise il microfono in tasca, ma il filo troppo corto lo fece cadere a terra, suscitando reazioni contrastanti e contribuendo a costruire la sua immagine di artista ribelle.
Il brano “Vado al massimo” è una dichiarazione di indipendenza e sfida alle convenzioni. Con versi come “Vado al massimo, vado in Messico, io vado a gonfie vele”, Vasco esprime il desiderio di vivere senza compromessi, anticipando tematiche che diventeranno ricorrenti nella sua produzione musicale.
“Vado al massimo” rappresenta l’inizio di una nuova fase nella carriera di Vasco Rossi, che lo porterà a diventare una delle figure più influenti del rock italiano. L’album e la partecipazione a Sanremo hanno segnato l’inizio di un percorso artistico che continua a influenzare la musica italiana contemporanea.
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